Bulgaria: allarme Covid-19. Nalbanotva (Caritas) al Sir, ”senzatetto rifiutati dagli ospedali”. Solo il 26% della popolazione è vaccinato

Evelina Nalbanotva (foto Caritas Bulgaria)

“Negli ultimi giorni notiamo un aumentato interesse per i vaccini mentre all’inizio nessuno voleva vaccinarsi”: lo racconta al Sir Evelina Nalbantova, infermiera della Caritas a Sofia che si occupa in particolare delle persone a rischio: senzatetto, migranti e tossicodipendenti. Nel Paese balcanico, con il tasso di vaccinazione più basso in Europa, solo il 26% della popolazione è vaccinata, e riguardo i vaccini regna un grande scetticismo. Per questo dall’inizio della campagna di vaccinazione Nalbanotva è riuscita a portare al centro di vaccinazioni solo 150 persone. “Le cose, però, stanno cambiando nelle ultime settimane, la tendenza si sta invertendo – ammette -. D’improvviso è aumentato il numero di coloro che intendevano vaccinarsi”. Per lunedì 8 novembre l’operatrice della Caritas ha in lista 20 persone. “Gli ammalati in Bulgaria sono tantissimi”, racconta. “Ognuna delle persone a rischio con cui lavoriamo ha dei conoscenti ammalati e alcuni anche gravi”. Aggiunge: “occorre rilevare che i senzatetto non vengono presi in cura negli ospedali perché non hanno versato i contributi sanitari”. Un fattore importante a favore dei vaccini è stata una serie di incontri informativi con le persone a rischio, guidati da esperti su ciò che rappresentato i vaccini contro il Covid-19, il loro effetto e le possibili reazioni. “Purtroppo gli ospedali, nonostante l’aumento dei letti, sono al colasso”, racconta Nalbantova. “Il sistema non regge”, avverte l’operatrice Caritas, sperando che “presto si possa tornare alla normalità”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia