Terra Santa: mons. Pizzaballa (Gerusalemme), “Gesù lo si accoglie sempre così, nascosto nel fratello, nello straniero, nel povero”

“La vera missione dei discepoli si realizza non salvando se stessi, ma perdendo la vita nel dono di sé per l’altro. Gesù lo si accoglie sempre così, nascosto nel fratello, nello straniero, nel povero”. A ribadirlo è l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, nella sua meditazione del Vangelo di domenica 28 giugno. “Il discepolo – spiega l’arcivescovo – è un uomo libero perché ha vissuto un passaggio, un esodo; è passato da un modo di vivere e di amare che è quello naturale, segnato dalla necessità, dal bisogno di salvarsi la vita, a un modo di vivere e di amare secondo lo Spirito che si realizza perdendo la vita nel dono di sé per l’altro”. Parola chiave di questo passaggio è “accogliere”: “Accogliere significa innanzitutto riconoscere nell’altro un profeta, un giusto, qualcuno che ha una parola vera per la mia vita, e questo significa, appunto, una disponibilità ad aprirsi, a lasciarsi scombussolare, a lasciarsi trasformare”. L’accoglienza, per mons. Pizzaballa, “mette in gioco una disponibilità al servizio, all’aiuto, alla cura. Poiché il missionario è stato inviato senza nulla, poiché non si occupa di se stesso, ha bisogno di tutto. Ha bisogno di un bicchiere d’acqua, ma quel bicchiere d’acqua sarà il segno di una radicale disponibilità a far spazio dentro di sé alla novità che irrompe”. Per questo, sottolinea l’amministrator apostolico, “accogliere il profeta e dargli un bicchiere d’acqua non è cosa facile, e l’annuncio che egli porta causa spesso fatica, divisione, scuote dal torpore, è esigente. Se non è cosa facile vivere la missione nello stile di Gesù, non lo è nemmeno accogliere chi ha fatto di questa missione il senso della propria vita. Forse proprio per questo – conclude mons. Pizzaballa – Gesù dice che avranno la stessa ricompensa. Chi avrà fatto questo, in realtà avrà accolto, senza saperlo, Gesù stesso. Gesù lo si accoglie sempre così, nascosto nel fratello, nello straniero, nel povero”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo