Scuola: Azzolina, “nelle linee guida soluzioni e risorse per realizzarle”. “Il 15% degli studenti rischia di restare fuori per via del distanziamento”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

Quelle per la riapertura delle scuola “sono linee guida immediatamente operative. Ci sono soluzioni e ci sono le risorse per realizzarle”. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della conferenza stampa nella quale a Palazzo Chigi, il presidente premier Conte, ha presentato le linee guida per la riapertura delle scuole.
Indicazioni, ha precisato, “condivise con tutto il mondo della scuola, con le forze sociali, con i genitori, con gli studenti, con il mondo della disabilità, con le scuole paritarie e ovviamente con gli Enti locali che ci hanno dato veramente una grande mano”.
Per la ministra, “il miliardo in più per la scuola è veramente tanto se pensiamo che oltre a quello ne abbiamo stanziati 4,6 da gennaio ad oggi”. “La scuola non aveva mai visto tutti questi soldi”, anzi in passato “è stata sottoposta a tagli che poi l’hanno in parte ridotta nella situazione che conosciamo”. “Non è stato facile stanziare un altro miliardo”, ha spiegato Azzolina, rivendicando come questo “sia un altro segnale del fatto che il mondo della scuola è al centro dei nostri pensieri”. “Amiamo la scuola, è il nostro futuro, forma cittadini”, ha proseguito, aggiungendo che ora – dopo che 500mila studenti sono tornati a scuola per l’esame di Maturità – “dobbiamo pensare a riportare tutti in classe a settembre, tutti in sicurezza”. Dal 1° settembre torneranno gli studenti che dovranno sanare debiti formativi e chi vorrà potenziare la propria conoscenza; poi dal 14 settembre la riapertura ufficiale. Si ripartirà con “scuole pulite”, garantendo il metro di distanziamento, con ingressi scaglionati. Per quanto riguarda gli spazi, grazie ad un software si è calcolato che il 15% degli studenti al momento non potrebbe stare all’interno degli edifici perché altrimenti verrebbe violato la misura del distanziamento interpersonale. Se non bastassero interventi di edilizia leggera per consentire a tutti di entrare in classe, si utilizzeranno gli edifici scolastici chiusi a seguito del ridimensionamento scolastico. Previste anche lezioni nei musei, nei teatri, nei cinema, nei parchi. Servirà anche “più organico” e “con i soldi che stiamo stanziando adesso possiamo assumere fino a 50mila persone, tra docenti e personale Ata a tempo determinato” in più rispetto all’organico attuale che non verrà tagliato. “A luglio – ha annunciato – gli stipendi del personale docente cresceranno, avremo tra gli 80 e i 100 euro in più” con un intervento sul cuneo fiscale.

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