Papa Francesco: udienza, “tragedie naturali sono risposta della terra”, che “non è un deposito da sfruttare”. “Siamo stati noi a rovinarla”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Come possiamo ripristinare un rapporto armonioso con la terra e il resto dell’umanità?”. A chiederselo è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta strreaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicata alla Giornata mondiale della terra, che si celebra oggi. “Tante volte perdiamo la visione dell’armonia, che è quello che fa lo Spirito Santo, anche nel nostro rapporto con la gente, con il prossimo, con i poveri, con la terra”, ha detto Francesco a braccio: “Abbiamo bisogno di un modo nuovo di guardare la nostra casa comune. Intendiamoci: essa non è un deposito di risorse da sfruttare”. “Per noi credenti il mondo naturale è il ’Vangelo della Creazione’ – ha ricordato il Papa – che esprime la potenza creatrice di Dio nel plasmare la vita umana e nel far esistere il mondo insieme a quanto contiene per sostenere l’umanità. Il racconto biblico della creazione si conclude così: ‘Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona’” . ”Quando vediamo queste tragedie naturali – il riferimento, a braccio, all’oggi – sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E se chiedo adesso al Signore cosa ne pensa, non credo che dica: ‘È cosa molto buona’. Siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore”. “Nel celebrare oggi la Giornata mondiale della Terra, siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la terra, perché essa non è soltanto casa nostra, ma anche casa di Dio”, l’appello di Francesco: “Da ciò scaturisce in noi la consapevolezza di stare in una terra sacra!”.

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