Coronavirus Covid-19: Caritas italiana, “subito un piano contro l’impoverimento per evitare tensioni sociali”

“Mettere in campo un intervento straordinario per i poveri; sostenere ognuno in base alle differenti esigenze, valorizzandone le risorse; cominciare a preparare gli interventi necessari alla fase successiva, con il coinvolgimento del Terzo settore”: sono, in sintesi, le tre principali indicazioni condivise oggi da Caritas italiana, a proposito dell’inedita fase storica che il nostro Paese sta attraversando. La sua presenza capillare nel territorio attraverso la rete delle Caritas diocesane la porta a mettere in evidenza due pericoli: “Il diffondersi dell’impoverimento e l’acuirsi delle disuguaglianze e il sorgere di nuove tensioni sociali. Per evitarli è necessario agire con rapidità e decisione. Questa responsabilità è di tutti e coinvolge sia le scelte personali, sia le decisioni delle pubbliche istituzioni”. Nei prossimi giorni il governo annuncerà le nuove misure di protezione dei redditi colpiti dalla crisi. Secondo la Caritas “solo mettendo in sicurezza il presente sarà possibile costruire la fiducia necessaria ad affrontare il futuro”. Caritas italiana sostiene, tra l’altro, il piano per una protezione sociale universale contro la crisi, elaborata dal Forum disuguaglianze diversità – di cui Caritas è parte – e dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, insieme a Cristiano Gori, sociologo dell’Università di Trento. E ricorda i tre obiettivi primari: “Primo, mettere in campo un intervento straordinario per i poveri. Bisogna costruire subito una diga contro l’impoverimento e raggiungere rapidamente la popolazione colpita.  Secondo, fornire una risposta all’intera società italiana, sostenendo ognuno in base alle sue differenti esigenze e valorizzando le sue risorse. La questione povertà va infatti affrontata considerando la nostra società nel suo insieme, attraverso interventi equi e sostenibili di promozione umana. Terzo, guardare al futuro. Una volta predisposto l’auspicato piano per questi primi mesi bisognerà subito cominciare a preparare gli interventi necessari alla fase successiva, anch’essa impegnativa, senza omettere la partecipazione e il coinvolgimento sussidiario di tutte le realtà del nostro Paese impegnate nella lotta alla povertà, incluso il Terzo settore”. Info: www.caritas.it.

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