Egitto: p. Lurati (vicario cattolici latini) consacrato vescovo. “Gratitudine per chi ci ospita in questo Paese”

“Il compito che mi spetta è quello di creare un clima che faccia sentire tutti a casa… Mi è stata affidata la cura pastorale di un gruppo, tra i vari gruppi di cristiani presenti in Egitto: ossia i cattolici latini, legati alla tradizione di Roma”. A parlare, in un’intervista video raccolta da Paolo Annechini per Noticum, rivista della Fondazione Missio, e per Popoli e Missione Online, è padre Claudio Lurati, da agosto scorso vicario apostolico di Alessandria d’Egitto. Oggi padre Lurati, comboniano, viene consacrato vescovo. L’Egitto è un Paese del Nordafrica tra i più controversi e difficili dal punto di vista politico e religioso, ma è anche “una realtà che ha il pregio di essere molto internazionale”, spiega il missionario. “In Egitto – dice il vicario apostolico – ci sono molti gruppi di cattolici e ortodossi: 60mila sono i fedeli appartenenti a questo vicariato apostolico, che è un piccolo gruppo rispetto ai 7 milioni di cristiani presenti in Egitto”, in massima parte copti.
In particolare, i gruppi di cristiani numericamente più rappresentativi “provengono dal Sud Sudan, dall’Eritrea, dalla Somalia e altri Paesi africani. I cristiani più numerosi provenienti dall’Asia sono invece filippini”. I cristiani in Egitto hanno anche una presenza significativa sul versante sociale: soprattutto in ambito sanitario ed educativo. “In particolare ci sono decine di scuole che fanno riferimento alla Chiesa latina, vi studiano studenti cattolici, ortodossi e musulmani. E c’è grande stima per questo tipo di istituti”. Padre Lurati precisa che il suo sentimento è “anzitutto di riconoscenza e gratitudine per chi ci accetta e ci ospita in questo Paese”.

 

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