Papa Francesco: a incontro S. Egidio, “ci si salva soltanto insieme”, serve “fraternità”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Nessun popolo, nessun gruppo sociale potrà conseguire da solo la pace, il bene, la sicurezza e la felicità. Nessuno”. Dalla piazza del Campidoglio, il Papa lo ha ribadito ai leader religiosi mondiali convocati dalla Comunità di Sant’Egidio per l’incontro internazionale di preghiera per la pace nello “spirito di Assisi”. “La lezione della recente pandemia, se vogliamo essere onesti – ha spiegato sulla scorta della sua terza enciclica, Fratelli tutti – è la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme”. “La fraternità, che sgorga dalla coscienza di essere un’unica umanità, deve penetrare nella vita dei popoli, nelle comunità, tra i governanti, nei consessi internazionali”, l’auspicio di Francesco: “Così lieviterà la consapevolezza che ci si salva soltanto insieme, incontrandosi, negoziando, smettendo di combattersi, riconciliandosi, moderando il linguaggio della politica e della propaganda, sviluppando percorsi concreti per la pace. Siamo insieme questa sera, come persone di diverse tradizioni religiose, per comunicare un messaggio di pace. Questo manifesta chiaramente che le religioni non vogliono la guerra, anzi smentiscono quanti sacralizzano la violenza, chiedono a tutti di pregare per la riconciliazione e di agire perché la fraternità apra nuovi sentieri di speranza. Infatti, con l’aiuto di Dio, è possibile costruire un mondo di pace, e così salvarsi insieme”.

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