Incontro per la pace: Dillon (comunità sikh), “i nostri popoli sono un’unica, grande famiglia”

“La comunità sikh in Italia è qui per riaffermare che amiamo la pace e vogliamo dare il nostro contributo nel costruire un mondo di pace”. Ad assicurarlo è stato Karmaljit Singh Dillon, del Comitato Nazionale Sikh Gurdwara Parbandhak,  intervenendo all’incontro internazionale di preghiera per la pace  promosso in piazza del Campidoglio dalla Comunità di Sant’Egidio. “La nostra comunità viene da una storia di sofferenza che ci ha insegnato ad apprezzare il valore dell’incontro e del dialogo per superare le differenze e vivere in armonia”, ha detto il relatore: “Crediamo che c’è una forza potente delle religioni, e occasioni come questa ci aiutano a ricordarlo e a rafforzare l’unità tra i credenti, per lottare insieme, uniti, senza rinunciare alla propria identità. Siamo contenti di essere parte di questo cammino di pace”. “Noi qui presenti – ha proseguito –  rappresentanti delle diverse religioni e culture, abbiamo la responsabilità di guidare il mondo ad aprire il cuore per costruire una fratellanza universale, come ha detto il nostro fondatore Sri Guru Nanak Dev Ji: ‘La religione più elevata è quella di coltivare la fratellanza universale e di considerare tutte le creature simili a se stessi’. Non posso non pensare alla sintonia di queste parole con quelle dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco”. “Tutto è connesso, ogni essere vivente è solo un frammento di un insieme”, ha commentato: “I nostri popoli sono un’unica, grande famiglia, che deve restare unita in questo momento doloroso nell’affrontare una pandemia che fa crescere la povertà e l’insicurezza. Siamo convinti che lottando insieme per la protezione della vita umana e impegnandoci per la salvaguardia dell’ambiente potremo abbattere le disuguaglianze e donare un futuro di pace ai
nostri figli”.

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