L’8 settembre 2023, alle 23 ora locale, un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Marocco con epicentro nell’Alto Atlante, situato 71 km a sud-ovest di Marrakech. Una scossa di assestamento di magnitudo 4,9 ha seguito il terremoto 19 minuti dopo.
Il terremoto ha causato 2.946 morti, secondo quanto riportato dalle autorità nazionali, e 5.674 feriti.
“La grave distruzione delle abitazioni e delle infrastrutture essenziali in tutte le aree colpite – racconta Bénédicte Bergeron di Caritas Marocco – ha creato un urgente bisogno di alloggi per gli sfollati. Lo Stato marocchino ha stimato che 59.674 case sono state distrutte o danneggiate. Le strade sinistrate, il rischio continuo di frane e le lunghe distanze hanno complicato le operazioni di soccorso e assistenza. I villaggi remoti, arroccati sulle montagne dell’Atlante vicino all’epicentro, hanno subito danni significativi”.
La prima ondata di aiuti è arrivata direttamente dai marocchini stessi. Con generosità, sono accorsi in gran numero per fornire ai loro concittadini cibo, coperte e altri beni di prima necessità. In risposta alle esigenze dei sopravvissuti, il governo ha previsto aiuti economici.
Caritas Marocco è intervenuta integrando gli interventi dello Stato e delle ong lavorando in fasi successive.
La prima, la fase di emergenza, ha consentito di intervenire con la distribuzione di rifugi temporanei, cesti alimentari, kit igienici e lanterne per l’illuminazione, in risposta diretta alle esigenze urgenti espresse dalle famiglie colpite.
La seconda fase, più strutturata e supportata da un forte team di progetto, è stata quella della ricostruzione. Caritas Marocco ha scelto di concentrarsi sulle zone e sui gruppi più vulnerabili. Ha quindi ampliato le sue aree di intervento intorno all’epicentro del terremoto nella regione di Al Haouz. È intervenuta anche nella provincia di Ouarzazate, fornendo servizi nei settori dell’alloggio e dell’acqua potabile.
È ora iniziata una terza fase, denominata sviluppo sostenibile, affinché Caritas Marocco possa continuare la necessaria ricostruzione, sostenere lo sviluppo delle comunità e consolidare le migliori pratiche. È anche un’opportunità per rafforzare le sinergie istituzionali che ha iniziato a costruire.
“Il team di Caritas Marocco – dice Bénédicte Bergeron – ha fornito una risposta umanitaria efficace e saldamente radicata nel territorio. Ha contribuito a restituire la dignità a migliaia di persone colpite dal terremoto, gettando le basi per una ripresa sostenibile. Ha inoltre contribuito a rilanciare l’economia locale. In questo modo, ha messo in pratica i valori di Caritas Marocco: dignità per tutti, giustizia sociale, solidarietà, impegno e responsabilità”.