Diocesi: mons. Gambelli (Firenze), “Santa Maria, aiutaci a disarmarci da ogni atteggiamento aggressivo e violento nei confronti del nostro prossimo”

“Un servizio particolarmente importante che siamo chiamati a vivere oggi è quello di mantenere viva la speranza nel nostro mondo, proprio partendo dalla fede in Gesù che è venuto, e verrà ed è sempre con noi tutti i giorni fino alla fine dei tempi. Come ci ha ricordato San Paolo nella prima lettura, noi sappiamo che egli fa concorrere tutto al bene. Si tratta di vivere la speranza nel cammino della pace”. Lo ha sottolineato, oggi pomeriggio, l’arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli, nell’omelia della messa celebrata nella basilica della Santissima Annunziata, nella festa della Natività della Beata Vergine Maria. Il presule ha, quindi, ricordato le parole di Leone XIV: “La pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa”.
L’arcivescovo ha poi narrato un episodio che ha avuto come protagonista padre Suenens, che “quando era giovane professore all’Università di Lovanio, amava molto il suo ministero di insegnamento. Un giorno, Papa Pio XII lo scelse come vescovo ausiliare di Bruxelles. Stupito per questa chiamata, ricevette subito le congratulazioni dei suoi confratelli, dei suoi amici e gli incoraggiamenti dei suoi studenti. Anche il re del Belgio gli inviò un telegramma. Quando, molto tempo dopo gli venne chiesto di far memoria di quel giorno, raccontò di un gesto di simpatia che gli aveva fatto molto piacere. Disse: ‘Un amico andò a trovare mia madre anziana a casa portandole un mazzo di fiori. Da quel giorno ho capito meglio la devozione nei confronti della Vergine Maria. Se noi ci volgiamo a lei, non è per allontanarci da suo Figlio. Al contrario, ci volgiamo a lei per far piacere a lui. In quel momento lui è sicuramente toccato, come io fui toccato quel giorno là’”.
Mons. Gambelli ha concluso: “Santa Maria Madre di Gesù e Madre nostra anche noi oggi vogliamo offrirti un fiore, dicendoti il nostro desiderio di collaborare con te e con tuo Figlio nell’impegno per una pace disarmata e disarmante. Aiutaci a disarmarci da ogni atteggiamento aggressivo e violento nei confronti del nostro prossimo, fa che sappiamo perdonare di cuore quanti ci hanno fatto del male. Donaci di lasciarci guidare dallo Spirito Santo, di camminare nella fede e di vivere la fecondità del servizio mantenendo viva la speranza nell’amore del Padre che ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio, perché chi crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.

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