Ai test di ammissione a Infermieristica, in programma oggi in 41 atenei pubblici, le circa 19mila domande presentate non coprono i 20.699 posti disponibili. Lo dichiara la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche (Fnopi). Un dato che conferma il calo di partecipazione rispetto agli anni passati, pur con differenze territoriali, soprattutto al Sud dove il rapporto domande/posti si attesta a 1,5. In prospettiva, tuttavia, si attendono ricadute positive dal “semestre filtro” di Medicina: oltre il 20% dei candidati a Medicina ha indicato Infermieristica come prima opzione tra i corsi affini e potrà riversarsi sul settore. Fnopi sottolinea: “Malgrado il crollo paventato, la professione tiene. Siamo orgogliosi degli sforzi compiuti per aumentare i posti a bando, ma preoccupa il calo demografico che incide sul numero complessivo di studenti universitari e la scarsa attrattività del settore”.
Dal 2004 a oggi i laureati in Infermieristica sono cresciuti del 28,6% (da 8.866 a 11.404), con una previsione di 14.500 entro il 2027, numeri comunque insufficienti rispetto alle circa 25mila unità che ogni anno escono dal sistema per pensionamenti. Tra le criticità, Fnopi indica retribuzioni basse, carichi di lavoro elevati, scarse prospettive di carriera e riconoscimento sociale. Da qui l’appello a considerare la “questione infermieristica” una vera emergenza nazionale, con l’istituzione di una cabina di regia interministeriale per garantire in futuro livelli adeguati di assistenza.