Sono 1624 i nuovi martiri e testimoni della fede dal 2000 ad oggi. A Fornire il dato è stato Andrea Riccardi, vice presidente della Commissione dei Nuovi Martiri, durante la conferenza stampa di presentazione, in sala stampa vaticana, della Commemorazione dei martiri e testimoni della fede del XXI secolo insieme con i rappresentanti delle altre Chiese e Comunioni cristiane, a cura del Dicastero delle Cause dei santi, che sarà presieduta domenica prossima, 14 settembre, da Leone XIV, alle 17 nella basilica di San Paolo fuori le mura. La citata commissione, ha precisato Riccardi, “non è una commissione ad hoc temporanea, ma intende proseguire il suo lavoro, il cui cuore è la memoria, perché non vadano perduti i nomi dei caduti per la fede”. Otre alle segnalazioni delle nunziature, delle Conferenze episcopali, delle diocesi, delle aggregazioni e dei movimenti ecclesiali, degli istituti religiosi, la Commissione valuta anche “notizie di stampa pubblicate e accuratamente verificate”. L’elenco comprende “in gran parte fedeli cattolici, ma che spesso hanno fatto dono della loro vita insieme ad altri fratelli cristiani, segno che nel martirio siamo già uniti”, ha commentato Riccardi. Per quanto riguardala geografia dei caduti, 304 martiri provengono dalle Americhe e 42 dall’Europa, ma ben 110 europei sono stati uccisi in missioni al di fuori del nostro Continente. In Medio Oriente, compreso il Maghreb, i caduti sono 277, frutto della storia di decenni di persecuzione dei cristiani in Medio Oriente e in Iraq. Tra di loro, ha sottolineato Riccardi, c’è un fortissimo numero di segnalazioni di martiri non cattolici, sia protestanti che cristiani orientali. 357 i caduti in Asia e Oceania, dove si registra il maggior numero di morti tra i cristiani in preghiera, come nell’attentato a Colombo, nello Sri Lanka, nella Pasqua del 219. L’Africa, infine, è il continente dove i cristiani muoiono di più: 653, in gran parte vittima di attacchi jihadisti.