Si apre questo pomeriggio, a Strasburgo, una sessione plenaria (8-11 settembre) dell’Europarlamento particolarmente intensa. Il clou sarà mercoledì mattina, quando la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presenterà il primo discorso sullo Stato dell’Unione del suo secondo mandato. L’intervento dinanzi agli eurodeputati cade in un momento tribolato per l’Ue, tra guerre, dazi, sovranismo crescente nei Paesi membri (si guarda, oggi, con attenzione alla situazione politica in Francia). La posizione della von der Leyen appare ulteriormente indebolita per alcune linee politiche che non soddisfano, per ragioni differenti, Stati membri ed Europarlamento: fra queste, riarmo, risposta alle crisi ucraina e mediorientale, bilancio pluriennale, Green Deal, migrazioni. Così, mercoledì alle ore 9.00, la presidente della Commissione terrà il suo discorso programmatico, seguito da un dibattito con i deputati. “Nel suo intervento, von der Leyen dovrebbe illustrare il lavoro svolto dalla Commissione dall’inizio del nuovo mandato e le proposte per il futuro”, secondo l’ufficio stampa dell’Assemblea. “L’attenzione sarà rivolta alle sfide globali che l’Ue si trova ad affrontare, tra cui le relazioni Ue-Usa, il continuo sostegno all’Ucraina nella guerra contro l’aggressione russa, la difesa e la sicurezza europee, la prosperità sostenibile e la competitività, il bilancio a lungo termine, la doppia transizione verde e digitale, e la protezione della democrazia e dei valori fondamentali”.