
Nell’ambito delle celebrazioni per il Giubileo 2025, la Pontificia Università Urbaniana sta ospitando in queste ore nell’Auditorium “San Giovanni Paolo II” una giornata di studio dedicata al 1700° anniversario del Concilio di Nicea, “pietra miliare nel cammino della Chiesa e dell’umanità”, come l’ha definito Papa Francesco nel suo discorso alla Commissione teologica internazionale il 28 novembre 2024. Il simposio, promosso dalla stessa Commissione, vuole offrire uno sguardo attuale sul significato del Simbolo niceno, alla luce delle sfide culturali e spirituali contemporanee. Introdotta dal card. Víctor Manuel Fernández, presidente della Commissione teologica internazionale, la giornata vede alternarsi teologi da tutto il mondo, in un dialogo che intreccia storia, cristologia, sinodalità e prospettive ecumeniche. Dalla riflessione di mons. Piero Coda sul valore ontologico del Credo di Nicea, fino agli interventi sulla ricezione patristica e sulla teologia trinitaria, emerge un filo rosso: la centralità di Cristo come “volto di Dio e dell’uomo”. In un’epoca segnata da fratture e disorientamento, il messaggio di Nicea torna a risuonare come fondamento di fede e proposta culturale. L’evento si configura così come un passo importante nel percorso giubilare, offrendo strumenti per approfondire la fede e contribuire a un nuovo paradigma sociale radicato nell’umanità di Cristo.
- (Foto Calvarese/SIR)
- (Foto Calvarese/SIR)
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