Diocesi: Caritas Potenza, ieri il convegno sulle comunità. Mons. Carbonaro, “avere i poveri nel cuore”. Don Pagniello, “guardare non solo alle povertà ma anche alle risorse”

“Tutti, indistintamente, siamo chiamati a fare la nostra parte: è necessario cambiare lo sguardo sulle comunità, non guardare solo alle povertà, ma anche alle risorse. La speranza per noi non è semplice ottimismo, ma è il volto di Cristo Risorto. Siamo chiamati a costruire comunità vere, vive, accoglienti ripartendo dai poveri. La carità non si può delegare: occorre generare comunità capaci di vedere con il cuore”. Lo ha detto don Marco Pagniello, direttore nazionale di Caritas italiana, intervenendo al convegno “Ri-pensare le comunità, un’opera di rivelazione”, promosso ieri pomeriggio dalla Caritas diocesana di Potenza – Muro Lucano – Marsico presso l’auditorium del Centro pastorale di Tito (Pz). La Caritas, ha precisato Pagniello, “non è semplicemente il simbolo del pacco alimentare, ma è lo strumento pedagogico voluto da Papa Paolo VI per animare le comunità da un punto di vista relazionale e stimolare il senso cristiano della solidarietà e della prossimità”. A concludere i lavori l’arcivescovo Davide Carbonaro che ha definito la rivelazione come “l’inizio di un mondo nuovo, non ci può essere comunità senza comunione. Le nostre comunità devono avere i poveri nel cuore e il cuore dei poveri”. Il suo intervento si è chiuso con un forte richiamo alle famiglie, prime vere strutture sociali sulle quali germoglia una comunità solida, viva e sana. “Camminare insieme nel segno della prossimità, attraverso sette verbi guida: ripensare, ritornare, ripartire, restituire, riconoscere, ricordare, riportare”.  Le comunità, aveva spiegato il sindaco di Tito, Fabio Laurino, “non sono solo materiali o amministrative, ma anche – e soprattutto – relazionali, identitarie e culturali. In questo senso, il ruolo di un amministratore pubblico non si limita alla gestione quotidiana, ma comporta una responsabilità più ampia: quella di compiere scelte attente, ponderate e lungimiranti, capaci di interpretare i bisogni reali delle persone, di favorire inclusione, coesione e senso di appartenenza”. L’assessore regionale alla salute, politiche della persona e pnrr, Cosimo Latronico, ha ricordato gli strumenti messi in campo dalla Regione Basilicata: 4 milioni del Fondo sociale europeo per la creazione di percorsi di accompagnamento alle persone in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociali; 8,6 milioni destinati alla Basilicata dal Fondo nazionale per la non autosufficienza al fine di potenziare l’assistenza domiciliare e valorizzare la figura del caregiver; 23 milioni per i Piani sociali di zona, l’attuazione della legge sui disturbi alimentari. Latronico ha infine annunciato che la Regione Basilicata si farà carico della componente socio-assistenziale del progetto taxi sociale, il cui rinnovo è stato confermato.

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