Sono oltre 800 i partecipanti al Giubileo delle Ministerialità, celebrato questa mattina in cattedrale, a Como, guidati dal vescovo, il card. Oscar Cantoni. Una presenza numerosa e ben rappresentativa dell’intero, vasto e complesso territorio della diocesi di Como e dei diversi Vicariati, dall’Alta Valtellina alle Valli Varesine, passando per il Lago, il Lecchese e il Comasco. Alla celebrazione, coordinata dagli Uffici diocesani per la liturgia, la catechesi e la Caritas, sono invitati tutti coloro che svolgono un servizio per l’annuncio del Vangelo, per la celebrazione liturgica e per la carità. Alle 10 il vescovo ha presieduto la messa. Oltre una cinquantina i sacerdoti concelebranti. Una decina i diaconi permanenti. In questo anno la Chiesa diocesana, come scritto dal card. Cantoni nelle “Indicazioni per un Anno di Grazia” distribuito lo scorso ottobre, sta riflettendo sull’importanza della ministerialità. Ovvero, spiega il vescovo, “l’urgente attesa di cristiani, uomini e donne, con i quali condividere la cura della comunità”, cristiani chiamati a ricevere i singoli ministeri “dopo un attento discernimento e un congruo periodo di formazione”. All’inizio della messa – informa la diocesi – ha portato il suo saluto mons. Alberto Pini, vicario episcopale per la pastorale. Dopo la messa, don Rolando Covi, sacerdote della diocesi di Trento e docente di teologia pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto, ha tenuto la relazione: “Verso una Chiesa della speranza: passi da compiere”.