Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, alla sua geomorfologia variegata e alla straordinaria diversità di habitat, l’Italia è il Paese europeo con la maggiore varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie endemiche. Inoltre, l’Italia è una delle poche nazioni al mondo ad aver sancito la difesa della biodiversità come principio fondamentale nella propria Costituzione.
Le sfide contemporanee presentate dalla crisi della biodiversità, che includono gli sforzi per affrontare i fattori diretti che sono alla radice della stessa crisi, quali la distruzione e la degradazione degli habitat, il prelievo eccessivo di risorse biologiche, l’inquinamento, le specie aliene invasive e il cambiamento climatico, trascendono i confini nazionali.
Pertanto, le attività di cooperazione internazionale sono essenziali per affrontare le problematiche complesse e interconnesse legate alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale. Di recente, dal 25 al 27 febbraio, si è tenuta a Roma la seconda parte delle negoziazioni nell’ambito della sedicesima Conferenza delle Parti della Convenzione per la Diversità Biologica (Cbd Cop-16), quale proseguimento della sessione di Cali, Colombia, tenutasi dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, il cui tema era “fare pace con la natura”. Questo incontro ha avuto l’obiettivo di negoziare e approvare una serie di decisioni per rendere operativo il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (Km-Gbf), adottato in occasione della Cop-15.
A livello comunitario, tra le politiche cardine per la biodiversità troviamo la Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 e il Regolamento Ue sul ripristino della natura. Quest’ultimo, stabilendo obiettivi vincolanti per il ripristino degli habitat entro il 2050, costituirà una pietra miliare nelle politiche e nelle misure per la conservazione della natura. L’Italia è chiamata a giocare un ruolo di guida su una serie di sfide che impegnano tutti gli attori nazionali, tra cui le istituzioni, come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), le amministrazioni regionali, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), i centri di ricerca, come il National Biodiversity Future Centre (Nbfc), e altri stakeholder.
Il 18 marzo, presso l’Orto botanico di Roma, si terrà il workshop “Pace con la natura. Ricerca, enti e istituzioni a confronto”, promosso congiuntamente dal Mase, Ispra e Nbfc, con l’obiettivo di condividere le esperienze maturate nel campo della biodiversità e di rafforzare il network nazionale in vista delle future sfide del nostro Paese.
Partendo dalle riflessioni legate ai risultati della recente Cbd Cop-16 e all’adozione Km-Gbf alla Cbd Cop-15, si metteranno in luce le sinergie e gli strumenti che il nostro Paese dispone per raggiungere gli obiettivi globali, europei, regionali e nazionali.