This content is available in English

Germania: la Caritas valuta l’esperienza Covid, strascichi pesanti. Per affrontare le crisi serve una “fitta rete di strutture e servizi sociali”

La Caritas tedesca ha pubblicato oggi una nota per fare il punto sull’esperienza del Coronavirus, “che ha lasciato conseguenze di lunga durata”, ma da cui bisogna imparare. Per fare una valutazione a tutto tondo su quello che è stato, con gli scienziati dovrebbero esserci quelli che sono stati con le persone, che hanno cercato soluzioni concrete”. È Eva Maria Welskop-Deffaa, presidente della Caritas tedesca, che evidenzia alcuni elementi emersi da quell’esperienza. “Punto centrale e urgentemente necessario” è una “fitta rete di assistenza sanitaria, consultori familiari e sociali, assistenza agli anziani e ai disabili con adeguati rapporti di personale”. Se le misure di isolamento adottate sono riuscite a contenere la diffusione del virus e a proteggere i gruppi di popolazione vulnerabili, hanno generato stress; oggi bisognerebbe dare più importanza “ai contatti sociali per il benessere mentale, con equilibrio tra misure di protezione e diritto alle relazioni interpersonali”. Ugualmente, la “chiusura delle scuole non era necessaria così come è stata attuata”. Pesanti gli strascichi del Covid: disagio e disturbi mentali nei bambini, e in crescita nei giovani, esaurimento e solitudine soprattutto nelle donne. E i centri Caritas sanno quali gravi conseguenze anche economiche, abbia avuto la pandemia per tante persone. “Per sopravvivere a crisi come la pandemia”, conclude Welskop-Deffaa, servono strutture e servizi, decisori politici responsabili e disposti a correre rischi, una cooperazione funzionante tra scienza e pratica, tra attori diversi nel mondo dell’assistenza, in una società basata sulla solidarietà, “e non fare tagli ai bilanci dell’ambito sociale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori