Alzheimer e demenza: Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese, cure a domicilio nel Torinese per i malati

Il presidio ospedaliero Beata Vergine Consolata – Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese (in provincia di Torino) offre al territorio un servizio pubblico di assistenza domiciliare ai malati di Alzheimer e affetti da altre forme di demenza. “Vogliamo assistere innanzitutto le persone che dimettiamo e che dopo un periodo di ricovero, riabilitativo, che può arrivare a 60 giorni, hanno ancora bisogno di essere seguiti. Perciò portiamo nelle loro case medici, infermieri e Oss, e, all’occorrenza, fisioterapisti, logopedisti, psicologi”, spiega il direttore di struttura presso il presidio ospedaliero riabilitativo Beata Vergine della Consolata, Dante Viotti. Il servizio è reso possibile da un contributo dell’Aps Fondazione San Secondo di Torino e durerà tre anni. Non saranno seguiti solo pazienti dimessi dall’unità operativa Alzheimer e altre demenze del Fatebenefratelli ma anche pazienti dell’ambulatorio accreditato con il Servizio sanitario e pazienti inviati dai medici di base del territorio. Il criterio – migliorando la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari – è quello di evitare, per quanto possibile, ospedalizzazione e passaggi impropri in pronto soccorso. Il servizio punta alla riabilitazione e al mantenimento delle abilità residue. Il responsabile è il direttore dell’unità operativa Alzheimer del presidio, Piero Secreto.
“La nostra Uo complessa per la cura dei disturbi della sfera cognitiva segue pazienti in regime di ricovero riabilitativo, di Dh e ambulatoriale – precisa Secreto -. Per completare le nostre possibilità di intervento si è deciso di implementare un servizio per la cura del paziente con demenza al proprio domicilio. La permanenza al domicilio del paziente affetto da demenza è infatti uno degli obiettivi cardine del nostro lavoro”.
Il progetto, aggiunge, “è un ampliamento della gamma di possibili interventi che il presidio ospedaliero intende sviluppare nella presa in carico del paziente geriatrico con demenza. Consiste nell’erogazione di prestazioni assistenziali qualificate al domicilio della persona nell’ottica di accompagnare il paziente e la sua famiglia nel primo periodo post dimissione dalla nostra struttura o di integrare, su richiesta del medico di medicina generale o dei servizi territoriali, le prestazioni fornite per mantenere il più a lungo il malato al proprio domicilio.
Si tratta di una tipologia di offerta sperimentale a favore di persone non autosufficienti con o senza deterioramento cognitivo, che prevede interventi sanitari flessibili (infermiere, fisioterapista, logopedista, ecc.) e assistenza tutelare (Oss) erogati al domicilio dal nostro presidio ospedaliero”.

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