Gmg Lisbona: mons. Pompili (Verona), “abbiamo sostituito lo sguardo amoroso di Dio con l’occhio giudicante del Grande fratello”

(Foto diocesi Verona)

“La vostra presenza qui a Lisbona costituisce un elemento di innovazione. Vi auguro che possiate tornare da questo incontro mondiale dando un contributo significato alla società e alla Chiesa”. Così mons. Domenico Pompili, alla sua prima Gmg come vescovo di Verona, incontrando per la prima volta questa mattina gli oltre 1200 giovani veronesi nella chiesa di Nossa Senhora da Natividade, nella parrocchia di São José gestita dall’Opera don Calabria a Lisbona
“Nella casa di Elisabetta – ha detto nella sua catechesi, richiamando il motto della Gmg e il canto del Magnificat – c’è l’incontro tra un’anziana signora e una giovane, Maria. La prima è stupita da una fanciulla che le si fa accanto e si prende cura di lei, la seconda letteralmente canta.

foto diocesi Verona

La scienza ci dice che cantare fa bene – ha sottolineato il presule – anche a livello fisiologico, psicologico. C’è sempre meno gente che canta sotto la doccia o fischietta da solo, perché come dice il Salmo, come possiamo cantare se siamo in terra straniera, se non abbiamo un motivo… perché cantare è sempre d’amore”. Pompili ha condiviso con i giovani veronesi una constatazione: “La vostra è una generazione fragile. È forse la prima che si accorge di essere spaesata, nessuno vi fa sentire a casa. Maria canta a squarciagola perché si è sentita guardata da Dio: Lui non è cieco, mi vede, mi riconosce. Abbiamo sostituito l’occhio di Dio con quello del Grande fratello, che è davvero giudicante, che mette in competizione: lo sguardo di Dio invece è liberante”.
Di qui una considerazione: “La lode è il fine della nostra vita perché ci permette di godere tutto quello che abbiamo: è il contrario dall’invidia, che è enfatizzata dal nostro mondo, il quale sembra tollerante invece è meschino perché abbiamo smarrito lo sguardo di Dio, che rende il mondo bello, incantato”. Di qui una domanda-sfida ai giovani: “Chiedetevi: ‘rosicate’ o cantate? Sentite lo sguardo amorevole del Dio di Gesù Cristo o di un Dio che ci siamo fatti a nostra immagine e per questo giudicante? Prediligo i vincenti o mi impegno per la giustizia?”.

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