Codice di Camaldoli: dom Barban (priore Ordine Camaldolese), “documento che testimonia il fervore civile che ha animato i nostri chiostri”

“La storia di Camaldoli ha conosciuto testimoni che hanno vissuto la fede cristiana nel silenzio e nella solitudine, ma anche nell’umile servizio alla cultura. Nell’ultimo secolo l’accoglienza riservata agli ospiti del monastero è stata particolarmente feconda per la storia dell’Italia”. Lo ha detto dom Alessandro Barban, priore generale dell’Ordine Camaldolese, nel corso del convegno “Il Codice di Camaldoli”, aperto oggi pomeriggio al Monastero di Camaldoli (Ar). “A metà degli anni Trenta, per ispirazione di Giovanni Battista Montini, oggi Santo, il monastero venne scelto come sede delle Settimane di cultura religiosa. Da allora – ha ricordato dom Barban – Camaldoli è diventata un punto di riferimento per la Chiesa italiana e per la vita politica e culturale del Paese”. “Proprio il Codice di Camaldoli – ha concluso – è il documento che meglio testimonia il fervore civile che ha animato i nostri chiostri. L’accoglienza e il dialogo continuano ancora, secondo un denso calendario di settimane e di convegni”.

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