Azzardo: Cnca e “Mettiamoci in gioco”, giovedì 15 giugno un incontro per fare il punto sulla diffusione e i rischi legati al fenomeno in Italia e nel Lazio in particolare

Il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) in collaborazione con la campagna “Mettiamoci in gioco” organizza un incontro per fare il punto sulla diffusione e i rischi del gioco d’azzardo in Italia. “Perché nascondere i dati sull’azzardo? Trasparenza e accessibilità dell’informazione come fattori di protezione per le persone più fragili e vulnerabili”, il titolo dell’evento, che si terrà a Roma il 15 giugno, dalle 10,30 alle 13, alla Città dell’Altra Economia.
In particolare, si legge in una nota, “verrà nuovamente avanzata la richiesta che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli fornisca con cadenza regolare tutti i dati da essa raccolta sul consumo di azzardo, informazioni cruciali per comprendere l’evoluzione del fenomeno e garantire il diritto alla salute”. In tale occasione “verranno presentati dei dati che riguardano i servizi rivolti a giocatori problematici o patologici offerti da organizzazioni aderenti alla campagna Mettiamoci in gioco. Un focus specifico riguarderà il Lazio”.
Il programma prevede alle 10.30 l’introduzione a cura di Caterina Pozzi, presidente del Cnca, mentre Riccardo De Facci, del Cnca, affronterà il tema “L’esperienza nell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave”. Subito dopo, alle ore 10.45, Filippo Torrigiani parlerà de “La situazione in Italia” e Stefano Vaccari de “L’azzardo e la politica”.
Alle ore 11.30 Antonella Camposeragna presenterà il Report sulla rilevazione dei servizi dedicati forniti dalle organizzazioni aderenti al Cnca e rilevazione qualitativa promossa su un campione di organizzazioni pubbliche e private degli enti aderenti alla campagna “Mettiamoci in gioco”. Alle ore 12 Francesca Malara e Antonella Camposeragna illustreranno “Il caso Lazio. Dati e riflessioni”. Alle ore 12.30 le conclusioni saranno affidate a Emiliano Contini, del Cnca, e a Enrico Malferrari, della campagna “Mettiamoci in gioco”.

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