8xmille: diocesi Savona-Noli, rimesse a nuovo la parrocchiale e la canonica di Sciarborasca

Nella diocesi di Savona-Noli l’8xmille alla Chiesa cattolica ha contribuito a risolvere il problema della copertura del tetto della parrocchiale e della casa canonica di Sant’Ermete, a Sciarborasca. Su un totale lavori pari a 378mila euro è stato ottenuto un contributo di 233.827 euro mentre la restante cifra è rimasta in carico alla parrocchia, aiutata da Santa Maria Maggiore. “Senza le firme sulla dichiarazione dei redditi a favore della Chiesa cattolica non sarebbe possibile offrire un aiuto concreto alle nostre realtà parrocchiali, particolarmente alle più piccole, come quella di Sant’Ermete”, è il commento dei responsabili diocesani.
Finalmente, dunque, la parrocchiale di Sant’Ermete e la casa canonica hanno la nuova copertura del tetto. Sulla chiesa le lastre di fibrocemento sono state sostituite con altre in materiale ecologico mentre sull’abitazione del sacerdote sono state installate tegole in cemento. Per migliorare le caratteristiche termiche è stato previsto l’inserimento di uno strato isolante e si è provveduto alla sostituzione di gronde e pluviali. L’Ente ecclesiastico si è avvantaggiato della possibilità, determinata dal regolamento dei “Contributi Otto per mille alla Chiesa Cattolica”, in vigore dal 2018, di un sussidio economico anche per gli edifici di culto con età inferiore ai 70 anni: è il caso del complesso parrocchiale di Sciarborasca.
L’intervento è stato particolarmente complicato, in quanto l’istruttoria e la successiva cantierizzazione hanno dovuto attraversare il periodo della pandemia. Inoltre è stato necessario superare alcune difficoltà tecniche intervenute mentre si provvedeva allo smontaggio delle lastre della crociera, a causa delle inaspettate fessurazioni ritrovate sul solaio di copertura in cemento armato. Il progetto è stato dunque modificato in corso d’opera, costringendo all’allestimento di una complessa ponteggiatura. I lavori, diretti dall’ingegnere Elisa Cirri, sono stati eseguiti dalla impresa edile Zunino di Ovada, che ha operato in modo da consentire sempre l’esercizio del culto e delle attività parrocchiali.
L’antica chiesa ottocentesca, precedente l’attuale del 1966, si presentava con le murature e il tetto pericolanti, condizione che a metà degli anni ’60 comportò un’ordinanza per la demolizione del fabbricato. Il progetto del nuovo edificio, consacrato nel 1968, fu il primo nella diocesi di Savona-Noli adeguato alle norme del Concilio Vaticano II, con la mensa rivolta verso i fedeli e il presbiterio privato delle balaustre che negli edifici più antichi dividevano l’area dei fedeli da quella dei presbiteri. L’ampio interno della chiesa, aperto verso la crociera, si presenta tutt’oggi come la carena di una nave rovesciata, scandita da alti costoloni di forma acuta che si concludono prospetticamente nel punto dov’è collocato il crocifisso. Dell’antico monumento rimane oggi solo la torre campanaria.

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