Aris da Papa Francesco: p. Bebber (presidente), “pronti a raccogliere le sfide del tempo, a difendere e a servire la vita dal concepimento al suo termine naturale”

“Noi ci siamo e vogliamo esserci”. È l’impegno assunto questa mattina da padre Virginio Bebber, presidente dell’Associazione religiosa degli Istituti socio-sanitari, rivolgendosi a Papa Francesco durante l’udienza che il Santo Padre ha concesso ai membri dell’Aris.
“Come Pietro ci insegna – ha osservato il camilliano –, abbiamo fede salda in chi guida la nostra rotta e dunque siamo pronti a raccogliere le sfide del tempo, a combattere il Male, quello con la M maiuscola, a difendere e a servire la vita dal concepimento al suo termine naturale, opponendo fermamente la ‘cultura della vita’ alla ‘cultura della morte’. Sarà proprio per questo che ci sono tante e potenti forze che mettono addirittura in dubbio il nostro stesso diritto ad esistere, che cercano di soffocare la nostra voce, che ci escludono, o almeno tentano di escluderci da ogni contesto sociale”. “Noi ci siamo e vogliamo esserci”, ha ribadito p. Bebber: “Portiamo nel nostro Dna segni di speranza per ogni donna ed ogni uomo”. “Le nostre opere, nella consapevolezza di essere opere di Chiesa, assumono su di sé – ha rilevato – anche la responsabilità di una ‘nuova evangelizzazione’, non solo declamata, ma intessuta, giorno dopo giorno di gesti concreti; cercano, sia pur faticosamente, di dare testimonianza dell’Amore più grande che ci ha chiamato alla vita e, ad un tempo, ci trascende, restando ancorate alla storia dei carismi e dei fondatori. Non ci può essere identità senza memoria”.

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