Eurofound: “per ridurre la carenza di manodopera, che limita la produzione, migliorare condizioni di lavoro e retribuzione”

Per ridurre la carenza di manodopera in Europa, che sta limitando la produzione in diversi settori, serve migliorare le condizioni di lavoro, come la retribuzione, la progressione di carriera e l’autonomia dei dipendenti, oltre che incrementare le competenze. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Eurofound “Measures to tackle labour shortages. Lezioni per le politiche future”. La ricerca rivela che le crescenti carenze di manodopera in Europa sono particolarmente diffuse nei settori con condizioni di lavoro difficili. Alla fine del 2022, il tasso complessivo di posti di lavoro vacanti nell’Ue era del 2,8%, con una differenza tra lo 0,8% in Romania e Bulgaria il 4,6% in Austria. In totale, cinque Stati Ue hanno registrato un tasso di posti di lavoro vacanti superiore al 4%. Mentre, il 6% delle aziende Ue di telecomunicazioni ha riscontrato difficoltà a coprire lavori specializzati nel 2022, con un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto al 2014. È il caso di Belgio (10,5%), Germania e Lussemburgo (entrambi 8,4%). “Questa ricerca dimostra l’importanza della qualità e delle condizioni del lavoro nell’affrontare la carenza di manodopera in Europa. Inoltre, è fondamentale rivolgersi ai gruppi sottoutilizzati del mercato del lavoro, così come fornire un sostegno olistico che affronti i fattori che impediscono la partecipazione al mercato del lavoro, come i problemi di salute e la mancanza di accesso a cure accessibili, nonché le esigenze di formazione e di esperienza lavorativa”, ha detto il direttore esecutivo di Eurofound, Ivailo Kalfin.

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