Turchia: Istanbul, incendio distrugge ospedale greco di Balikli. Patriarca Bartolomeo, “un duro colpo”. “Grazie a chi ha lavorato per salvare vite umane e spegnere il fuoco”

Ieri pomeriggio, un immenso incendio ha distrutto parte dell’ospedale greco di Balikli nel quartiere Zeytinburnu di Istanbul, sostenuto e gestito dal Patriarcato ecumenico. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco provenienti da tutta la città mentre i pazienti, per lo più persone anziane, sono state trasportate all’esterno dell’edificio su barelle e sedie a rotelle. Non ci sono state per fortuna vittime. Il governatorato di Istanbul ha annunciato che circa ottanta pazienti sono stati trasferiti in altri ospedali. La causa dell’incendio è ancora sconosciuta, anche se le fiamme hanno avvolto l’intero tetto dell’ospedale. L’incendio è scoppiato sul tetto di una sezione dell’ospedale utilizzata come casa di cura per anziani. Le squadre sono riuscite a evacuare i pazienti in modo tempestivo. Costruito per curare malattie comuni e da epidemie che colpivano specificamente la popolazione etnica greca di Costantinopoli, l’ospedale aveva preso fuoco nel 1790. L’incendio distrusse completamente la struttura e fu ricostruito nel 1793 sotto il patrocinio del patriarca Neofito VIII. L’ospedale dispone anche di una chiesa, che serve non solo i pazienti ma la comunità greco-ortodossa in generale. L’ospedale è stato restaurato nel 1991 e nel 1994 ed è stata la prima clinica privata istituita per il trattamento dell’abuso di alcol e sostanze stupefacenti in Turchia. “La nostra comunità greca ha ricevuto oggi un duro colpo”, ha detto il patriarca ecumenico Bartolomeo in una nota diffusa ieri. “Una delle sue più importanti istituzioni caritative, in cui i nostri fratelli anziani trovarono cura e calore, è stata notevolmente danneggiata da un disastroso incendio. Ringraziamo Dio che non ci sono state vittime e ringraziamo le autorità statali e comunali e i vigili del fuoco, gli operatori della casa di cura e dell’ospedale adiacente, nonché tutti coloro che si sono offerti volontari per aver contribuito a salvare i residenti e per aver combattuto per spegnere il fuoco fuori. Le vite umane sono importanti; edifici, strutture, cose materiali possono essere restaurati. Proviamo dolore per quello che è successo, ma supereremo questa prova. Ancora un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno aiutato in questo momento difficile e tutti coloro che si dichiarano pronti a sostenerci nel riparare i danni. Ci commuove il loro interesse, soprattutto la loro partecipazione a qualsiasi titolo nell’affrontare questa situazione critica. Li ringraziamo per essere al nostro fianco. Dio li benedica”.

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