Nigeriano ucciso a Civitanova Marche: Centro Astalli, “addolorati e sgomenti, urgente un cambiamento radicale nel linguaggio e nella rappresentazione dell’immigrazione”

“Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per l’uccisione di Alika Ogorchukwu, uomo nigeriano di 39 anni. Colpito ripetutamente alla testa in strada, davanti ai passanti che guardavano, qualcuno ha ripreso la scena, ma nessuno è intervenuto per cercare di salvargli la vita”. È quanto si legge in un comunicato diffuso oggi dal Servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia a seguito del tragico fatto mortale avvenuto ieri a Civitanova Marche.
“Addolorati e sgomenti riteniamo quanto mai urgente che si avvii un cambiamento radicale nel linguaggio pubblico, nei discorsi politici, nella rappresentazione mediatica dell’immigrazione in Italia”, l’appello rivolto dal Centro Astalli: “Descrivere la diversità come un pericolo per la nostra sicurezza, una minaccia per i nostri privilegi, un ostacolo al nostro benessere, rischia di mettere i cittadini in una condizione di falsa percezione della realtà, in una posizione di presunta superiorità che allontana dal rispetto dei diritti umani, dai più basilari principi etici e di civiltà”. “Alimentare odio sociale, razzismo, aporofobia, indifferenza per tutto ciò che non ci riguarda direttamente, ci mette tutti in pericolo. Nessuno escluso”, concludono dal Centro Astalli.

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