Polonia: plenaria dei vescovi, “sinodalità richiede di costruire nuove relazioni tra laici e consacrati”

“Sinodalità è un modo diverso da quello finora in uso di costruire le relazioni tra laici e consacrati”: lo ha spiegato alla stampa mons. Stanisław Gądecki, al termine della 392ª plenaria dei vescovi polacchi. Il presule ha sottolineato che ogni incontro dei vescovi “può avere una forma sinodale” e che, nel caso contrario, “non sarebbe conforme alla volontà di Papa Francesco”. Il comunicato emesso al termine della plenaria sottolinea che la tappa diocesana del Sinodo “ha permesso una migliore conoscenza fra i partecipanti agli incontri e la presentazione di nuove iniziative”. I vescovi hanno dedicato la plenaria anche alla questione della catechesi che, oltre ad essere da trent’anni insegnata nelle scuole, dovrebbe parallelamente essere svolta anche presso le parrocchie, offrendo in tal modo, come rilevano nel comunicato, “una possibilità di sperimentare la fede, la preghiera e la comunità ecclesiale”. Riferendosi alla questione della catechesi nelle scuole mons. Gądecki ha sottolineato le differenze riguardanti il numero di partecipanti alle lezioni (non obbligatorie) nelle scuole ubicate nei grandi centri urbani e in piccoli paesi di campagna. Il presule ha osservato che sebbene siano calati gli studenti dell’insegnamento della religione nelle scuole secondarie delle grandi città, in quelle elementari e nelle regioni orientali del Paese il loro numero è rimasto immutato. I vescovi, inoltre, al termine dell’Anno della famiglia Amoris laetitia hanno lanciato a tutti i fedeli l’appello di partecipare attivamente al decimo Incontro delle famiglie con il Santo Padre previsto a Roma dal 22 al 26 giugno prossimo. La plenaria dell’episcopato polacco si è svolta il 6 e il 7 giugno scorso ai piedi dei Monti Tatra per ricordare il 25° anniversario della visita di Giovanni Paolo II a Zakopane.

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