Guerra in Ucraina: Borgo San Dalmazzo, 220 giovani musicisti suonano per la pace. Questa sera replica a Bra

(Foto SIR)

Hanno chiesto la pace i 220 ragazzi e ragazze dell’Orchestra provinciale delle scuole medie ad indirizzo musicale della provincia di Cuneo, che ieri sera hanno suonato nell’anfiteatro di Borgo San Dalmazzo (Cuneo). “Allo scoppio della guerra in Ucraina abbiamo ideato e avviato la staffetta della pace”, ha spiegato la giovanissima Anna Maria Varga, rappresentante della Consulta Ambiente dell’istituto comprensivo statale S. Grandis della cittadina cuneese. “Da marzo fino ad oggi, una classe dopo l’altra, ci siamo passati il testimone fermandoci in cortile a inizio mattinata per leggere, cantare, riflettere sulla pace”. Le loro riflessioni si sono fatte poesia: “Alla guerra ci giocano solo i potenti, che se ne stanno bene attenti a non dover scendere sui campi di battaglia, dove la gente si accozzaglia”, ha scritto Federica Amenta (prima media) nella sua poesia “Bagliore di speranza”; proprio la speranza “pian piano avanza e dona forza e coraggio, come un vecchio saggio”. Secondo Francesca Carignano (prima media), “la gioia dovrebbero chiamarla diritto, regalandola e ricevendola senza alcun profitto, tranne quello di star bene, senza avere più pene”; la pace è “un diritto da conservare”. Sulle parole della poesia di Tali Sorek “I colori della pace”, la bandiera arcobaleno è stata srotolata e l’orchestra ha suonato le note di “Imagine”, di John Lennon. Nel programma del concerto brani ben noti come “Il re Leone”, “L’ultimo dei Mohicani”, “Serenissima”, “Odissea veneziana”, “Il Cavaliere oscuro”; a dirigere gli insegnanti di strumento delle scuole di Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Cuneo Dronero, Mondovì, Racconigi, Saluzzo.
“L’orchestra è un progetto della Rete ‘Settima di dominante’, che unisce le scuole medie ad indirizzo musicale della nostra provincia”, spiega l’insegnante di pianoforte, Erika Fasola. “Ogni anno cambiano i suoi membri perché a suonare sono i ragazzi e le ragazze di terza media. Il primo concerto si è svolto il 1° aprile 2014”. “Tra i valori più alti della musica c’è il suonare insieme, perché si condivide, si comunica, ci si deve coordinare e si devono affrontare difficoltà tecnico-didattiche per eseguire correttamente un brano insieme”, spiega Marco Ficarra che insegna violino a Cuneo. L’orchestra provinciale permette ai “nostri allievi di immergersi in un’esperienza completamente diversa dal solito e più alta sia sul piano sonoro, sia su quello emotivo”; permette alle scuole “incontrarsi e confrontarsi per migliorarsi”. Dopo due anni di stop, imposti dal Covid, l’orchestra “segna anche una rinascita e un riappropriarsi di quello che avevamo totalmente perso”, dice ancora Ficarra; e nell’oggi della guerra, è “un pretesto per ribadire, attraverso la bellezza che i ragazzi portano con la musica, quanto urge avere pace e quanto tutti noi vogliamo questa pace. Quello che possiamo fare da artisti è portare la bellezza, che speriamo possa salvare il mondo”. Composti e sorridenti i 220 hanno strappato un’ora alla minaccia di temporale che incombeva sull’anfiteatro. “Allarga il cuore rivedere i giovani all’aperto, insieme, senza mascherine, per fare una cosa così emozionante. È un forte messaggio positivo, anche se fa meno notizia della violenza di un branco”, ha commentato una mamma. Questa sera di replica a Bra, alle ore 21 sulla piazza del Comune.

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