Migranti: Hollerich (Comece), “protezione umanitaria a ucraini dimostra che Ue può garantire diritti di tutti i rifugiati”

“La terribile disumana e ingiusta guerra in Ucraina rende più che mai valida l’idea che non possiamo dare la pace per scontata”. L’approccio dei politici europei che hanno concesso la protezione umanitaria a 4 milioni di sfollati ucraini dimostra che, “volendo, si possono garantire i diritti fondamentali dei rifugiati”. Lo ha affermato oggi il card. Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali Ue (Comece), in un collegamento on line alla presentazione del Rapporto annuale 2022 del Centro Astalli, il servizio dei gesuiti per i rifugiati con sede a Roma. Il card. Hollerich non è potuto essere presente perché ha contratto il Covid. Nel suo intervento ha ricordato i 24.600 migranti che hanno perso la vita in Europa dal 2014 ad oggi, soprattutto nel Mediterraneo: “Questo è inaccettabile, è uno scandalo per la coscienza umana, una vergogna per la nostra civiltà”. Come pure “inaccettabili sono i maltrattamenti, le torture, gli stupri e gli abusi sessuali in Libia”. “I nostri Paesi europei – ha sottolineato – non possono cooperare con questo processo di disumanizzazione dei migranti e rifugiati che disumanizza anche noi” e “non possiamo fare accordi con malviventi che schiavizzano le persone”. Ha infine lanciato un appello ai “fratelli cristiani, ai cittadini, alle istituzioni dell’Unione europea, ai leader politici, ad unirsi per rendere la nostra Europa un posto migliore per tutti, dimostrando che i nostri principi universali si incarnano nelle nostre politiche, promuovendo una cultura dell’incontro che ci permetterà di superare differenze e divisioni”.

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