Madagascar: in arrivo ciclone Dumako. Don Fornaciari (missionario), effetti del cambiamento climatico sempre più pesanti

In queste ore nel nord-est del Madagascar la popolazione in allerta attende un nuovo ciclone tropicale, Dumako, che secondo le previsioni meteo dovrebbe abbattersi a breve sull’isola. La sua intensità dovrebbe essere meno forte di quella del precedente ciclone Batsirai che ha devastato l’isola appena dieci giorni fa, facendo 120 morti e 30mila sfollati. Si tratta stavolta del ciclone tropicale Dumako, il terzo nel giro di un mese, dopo Ana e Batsirai, come conferma a Popoli e Missione don Luca Fornaciari, missionario fidei donum in Madagascar. “Questo dovrebbe avere un’intensità minore rispetto a Batsirai – spiega al telefono dalla cittadina portuale di Manakara, don Fornaciari –. E in ogni caso, per fortuna la nostra missione è lontana dalla zona dove è previsto che si abbatterà”. D’altra parte quest’isola africana è oramai avvezza ai fenomeni climatici avversi, potenziati dal climate change che rende particolarmente gravi le conseguenze di devastazione nei villaggi. “La realtà – spiega il missionario – è che qui in Madagascar i cambiamenti climatici stanno complicando enormemente la già precaria condizione e diventa sempre più difficile fare previsioni, prepararsi, essere capaci di creare reti di condivisione e solidarietà”.
I villaggi colpiti pochi giorni fa dal ciclone Batsirai sono in fas e di ricostruzione. “Nelle campagne o a nord, a Mananjary, Ifanadiana e Nosy Varika, le condizioni cambiano radicalmente rispetto a dove ci troviamo noi”, spiega ancora il fidei donum. “Lì ci sono molti morti e la totalità delle case e degli altri edifici pubblici sono quasi interamente distrutti”. Ma cosa c’è di diverso rispetto al passato? Perché questo accanimento climatico? “Noi sacerdoti siamo qui da più di 4 anni ma non avevamo mai fatto fronte a un’emergenza di questo tipo. Il Madagascar è una grande isola tropicale e quindi soggetta al passaggio di molti cicloni ma solitamente si dirigono verso il nord”. “Confidiamo che la nostra gente riuscirà a superare anche questa ennesima prova, con la fede incrollabile in Dio e nella protezione degli antenati, che riuscirà a reagire ricominciando da capo come ha fatto in tante altre occasioni”.

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