America Latina: Celam, diffuso oggi documento con le proposte pastorali della prima Assemblea ecclesiale del continente (Città del Messico, 2021)

(foto SIR)

Un documento in sei lingue che contiene tutte le proposte pastorale e le linee di azione emerse dalla prima Assemblea ecclesiale di America Latina e Caraibi, svoltasi dal 22 al 28 novembre 2021 a Città del Messico. L’incontro riunì allora 1.104 delegati, tra cui 428 laici e laiche, 160 religiosi e religiose, 264 presbiteri e diaconi, 233 vescovi e 10 cardinali, con un lungo processo sinodale che ha coinvolto almeno 70.000 persone. Il documento è stato diffuso oggi (qui è scaricabile on line) e presentato durante una conferenza stampa a Radio Vaticana con i vescovi del Celam, il Consiglio episcopale delle Chiese latino-americane. Il Celam aveva proposto a Papa Francesco di organizzare una sesta assemblea di tutto l’episcopato del continente ma il Papa ha chiesto invece di aprire un percorso sinodale che coinvolgesse anche preti, religiose e religiosi e laici. La prima Assemblea ecclesiale di America Latina e Caraibi, ha detto mons. Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo in Perú e presidente del Celam, “è stata un laboratorio pratico di sinodalità. Un ponte ideale tra il Sinodo pan-amazzonico e il prossimo Sinodo universale sulla sinodalità”. Tra le indicazioni presenti nel documento mons. Vidarte ha ricordato l’invito per la Chiesa in America Latina a “leggere i segni dei tempi e la mutazione antropologica in atto, migliorare la comunicazione usando un linguaggio empatico, abitare il continente digitale, integrare le donne in più ambiti pastorali, costruire le attività pastorali in sinodalità, promuovere e accompagnare i laici alla partecipazione nella cosa pubblica”. “La Chiesa non deve stancarsi di costruire ponti, abbattere muri, integrare la diversità, educare al perdono e alla riconciliazione, al senso della giustizia, al ripudio della violenza e al coraggio della pace”, ha sottolineato il presidente del Celam.
Il card. Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paulo in Brasile e primo vicepresidente del Celam, ha invece ricordato le tre raccomandazioni del Papa: “Valutare i frutti della Conferenza dell’episcopato latino americano ad Aparecida; evidenziare le lacune, ossia ciò che non è stato realizzato; guardare alle nuove sfide e alla nuova situazione sociale, ecclesiale, politica ed economica nel continente”. Il card. Leopoldo José Brenes, arcivescovo di Managua (Nicaragua) e secondo vicepresidente del Celam, si è detto contento “perché i contenuti dell’Assemblea non rimarranno solo tra intellettuali ma si diffonderanno anche tra la gente semplice. Siamo orgogliosi perché l’esperienza di questa assemblea non esiste in nessun altro continente”. Mons. Jorge Lozano, arcivescovo di San Juan de Cuyo (Argentina) e segretario generale del Celam, ha precisato: “Non è un documento del magistero episcopale in America Latina. È la riflessione del popolo di Dio”. Per il teologo e storico Gianni La Bella l’Assemblea “è stata preservata da clericalismo e populismo ecclesiale”, con sfide per “interrompere il circolo vizioso della disuguaglianza che in America Latina condanna 80 milioni di persone alla povertà estrema”. Durante la conferenza stampa sono stati proiettati videomessaggi con le testimonianze di mons. José Luis Azuaje, arcivescovo di Maracaibo (Venezuela) e presidente di Caritas America Latina e Caraibi; suor Liliana Franco, presidente della Clar (Conferenza dei religiosi di America Latina e Caraibi); suor Laura Vicuña, rappresentante della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (Ceama), e Paola Balanza, rappresentante della Pastorale giovanile latinoamericana.

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