Scienza e fede: mons. Viganò (Santa Sede), “avanzamento tecnologico e scientifico sia controbilanciato da etica e consapevolezza”

“È necessario che l’avanzamento tecnologico e scientifico sia controbilanciato da un eguale peso di etica e consapevolezza. Scoprire le cose non basta ed è di pari importanza l’azione di uomini che permettono a tutti gli strati della società di trarne benefici”. Lo ha detto mons. Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze sociali, nel suo intervento oggi pomeriggio a Terrasini al festival della comunicazione organizzato dall’arcidiocesi di Monreale e dall’associazione Così per passione, citando un passaggio del discorso di Benedetto XVI ai partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze.
Nelle parole di mons. Viganò il messaggio è chiaro: occorre “catalizzare le acquisizioni e d’indirizzarle verso una pienezza che non è semplice bene-stare, ben-essere, ma è invece quella dimensione ‘integrale’ cui Papa Francesco richiama nell’enciclica Laudato si’”. “Viviamo in un sistema organico fatto di sintesi e di relazioni e tutti gli esseri sono relazionali – ha aggiunto –. Da questa considerazione nasce la nostra visione organica del mondo. Non esiste l’industria fine a se stessa, la ricerca fine a se stessa, la finanza fine a se stessa, la trasmissione del sapere fine a se stessa, ma tutti gli ambiti sono tra loro in una stretta relazione dinamica che genera cambiamento ed evoluzione”. Soffermandosi poi sulla formazione, il vicecancelliere ha spiegato che “deve poter stare al passo delle scoperte e questo vale in tutti gli ambiti”. “Abbiamo voglia di fare di più. E siamo consapevoli di poterlo fare. È bene favorire e intensificare i rapporti e gli scambi tra il mondo della ricerca e l’industria, con l’obiettivo principale di dare concretezza alle scoperte scientifiche, per accelerare l’evoluzione in nuovi paradigmi”.

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