Russia: Procura di Mosca blocca ogni attività dei sostenitori del dissidente Navalny. “Ma la lotta continua”

“Le attività dei ‘Quartieri generali di Navalny’ a partire dal 26 aprile sono temporaneamente sospese”. Questo l’annuncio che si legge sul sito della rete di gruppi sorti in Russia a sostegno del dissidente Aleksej Navalny. Oggi infatti, la Procura di Mosca ha notificato un procedimento contro l’organizzazione e la sua “Fondazione anticorruzione”. Si chiudono gli uffici locali, si fermano i profili social. L’accusa, hanno spiegato su Instagram gli stessi militanti, “che tra le nostre risorse si trovano materiali estremistici”. Naturalmente contestano l’accusa affermando che “l’indicazione di pericolosità” può avvenire “solo attraverso un processo”. “Tra pochi giorni saremo riconosciuti come estremisti”, si legge ancora, ma questa “accusa non ha nulla a che fare con la legge” perché mancano le prove reali. “Il divieto di attività per le nostre strutture non ci impedirà a titolo personale di continuare a combattere. È un duro colpo per tutti noi, ma la lotta continua”. Sotto inchiesta anche la Fondazione anticorruzione che sostiene le attività del dissidente.

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