Giornata vocazioni: mons. Mazzocato (Udine), “il Signore Gesù continui a donarci santi operai che hanno nel cuore la misericordia instancabile del Buon Pastore”

“Il Signore Gesù continui a donarci operai e, specialmente, santi operai per la sua messe; pastori che hanno nel cuore la misericordia instancabile del Buon Pastore per il quale la pecora smarrita è la più importante da cercare e da mettersi sulle spalle”. Si è conclusa con questa invocazione l’omelia pronunciata ieri dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nella messa che presieduto in cattedrale nella 58ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Commentando la pagina evangelica, l’arcivescovo ha ricordato come i primi cristiani “credevano fermamente che nessun male, neppure la morte, poteva strappare una pecora dalle spalle del Buon Pastore perché per quella pecora egli aveva dato la vita. Se la sarebbe portata con sé nella risurrezione e nella vita eterna”. “Abbiamo bisogno anche noi – ha osservato – di questa speranza quando, come in questo tempo di pandemia, tocchiamo con mano che la vita dell’uomo è un dono splendido ma anche molto fragile”. “Questa speranza – ha proseguito – porta luce dentro la tristezza che ci invade quando perdiamo una delle persone care; a volte, in modo straziante come è successo in questi mesi di pandemia. Il virus maligno ce li ha strappati ma – ha assicurato – non li ha strappati a Gesù. Sulle sue spalle forti di Buon Pastore li ha portati con sé nel suo ovile presso Dio Padre”.
Mons. Mazzocato si è poi soffermato sul tema delle vocazioni osservando che “anche oggi sono tante le persone che aspettano di essere cercate, ascoltate, sostenute e guidate a ritrovare la fede e la speranza nel Signore; che hanno bisogno di sentire nel cuore del vescovo e dei sacerdoti il cuore misericordioso di Gesù”. “Purtroppo – ha riconosciuto – anche i vescovi e i sacerdoti sono uomini con le loro debolezze e miserie e non sempre riescono ad incarnare il cuore del Buon Pastore. Per questo hanno bisogno che i cristiani preghino per loro; che le pecore preghino per i loro pastori, come ci invita a fare questa Giornata mondiale per le vocazioni”. “Abbiamo, poi, bisogno di giovani che continuino la sua missione di Gesù Buon Pastore”, ha aggiunto l’arcivescovo, evidenziando come “in questi anni abbiamo visto esaudita la nostra preghiera perché è aumentato il numero di giovani che, nel nostro seminario, si stanno formando a diventare sacerdoti e pastori per la nostra diocesi. E altri si stanno interrogando e orientando con onestà e generosità senza paura di andare anche controcorrente”. E, ribadendo l’importanza di “pregare per questi giovani”, ha ricordato l’iniziativa del “Monastero invisibile” attivata anche in diocesi di Udine.

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