Coronavirus Covid-19: Istat, nella seconda ondata il clima familiare è rimasto positivo. In aumento il tempo dedicato ai conviventi

Più di 3 cittadini italiani su 4 hanno scelto parole di significato positivo per descrivere il clima familiare durante la seconda ondata epidemica, solo l’8,4% ha scelto termini di accezione negativa, il 14,9% termini non classificabili come positivi o negativi. È quanto emerge dal report “Comportamenti e opinioni dei cittadini durante la seconda ondata pandemica” relativo al periodo 12 dicembre 2020-15 gennaio 2021, diffuso oggi dall’Istat.
“Le parole che i cittadini hanno scelto di utilizzare per descrivere le giornate (per la precisione quella precedente l’intervista) durante la seconda ondata epidemica confermano le difficoltà affrontate nel periodo”, spiega l’Istat, secondo cui “solo il 34,1% ha utilizzato parole di accezione positiva, il 44,7% si è espresso negativamente e il 21,2% in termini né negativi né positivi”.
“La situazione – è stato rilevato – è tuttavia migliorata nettamente rispetto al lockdown di aprile 2020, quando il 56,9% si era espresso con giudizi negativi e soltanto il 20,6% positivamente”.
Riguardo le relazioni con i familiari conviventi, sebbene per la gran parte dei cittadini il tempo dedicato alla famiglia sia rimasto lo stesso (70,5%) rispetto alla prima ondata, più di uno su quattro (28,3%) è riuscito a incrementare quello dedicato ai propri familiari mentre solo per l’1,0% è diminuito. Il 22,0% di chi ha dedicato più tempo ai familiari considera migliorato il clima familiare; tale quota scende al 5,7% tra quanti non hanno modificato la quantità di tempo destinato alla famiglia.

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