Minori non accompagnati: Aibi, “colmare l’attuale vuoto normativo garantendo l’affido temporaneo internazionale”

Secondo l’ultimo “Rapporto di monitoraggio – I minori stranieri non accompagnati” (Misna) in Italia del ministero del Lavoro e delle politiche sociali aggiornato al 31 dicembre 2020, nel corso dello scorso anno i minori stranieri non accompagnati che hanno fatto ingresso nel territorio italiano in seguito ad eventi di sbarco sono stati 4461, pari a 49,9% del totale dei rintracci sul territorio. A lanciare il grido d’allarme è l’Ai.Bi. (Associazione Amici dei bambini), che torna a chiedere di “colmare l’attuale vuoto normativo” per i Misna. “Garantire una accoglienza familiare temporanea ai giovani che provengono da altri paesi in condizioni di gravi difficoltà o di conflitto – si legge in una nota – significa poter istituire per legge procedure adeguate che regolino l’affidamento familiare internazionale, attualmente inesistente. Esso rappresenterebbe la base per definire corridoi umanitari attraverso cui le persone di minore età possano allontanarsi dal loro Paese in tutta sicurezza, con dei progetti di vita garantiti, che accompagnino sia la relazione con la famiglia di origine, sia l’inclusione nei territori di arrivo”. Un percorso, questo, che vedrebbe una collaborazione interistituzionale, con una stretta convergenza di intenti tra ministeri e terzo settore qualificato, con le famiglie italiane in prima linea. “Papa Francesco, ci ricorda che ‘le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo'”, dichiara il presidente di Ai.Bi., Marco Griffini. “Ma, oggi, esse risentono di una perdita di quel senso della responsabilità fraterna su cui si basa ogni società civile». Alla luce della pandemia che stiamo vivendo, non si può continuare a restare assurdamente ciechi rispetto a vie che possono e devono essere tracciate”.

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