Papa Francesco: udienza, “continuiamo a pregare perché gli iracheni abbiano la forza di ricominciare”

“Continuiamo, per favore, a pregare per questi nostri fratelli e sorelle tanto provati, perché abbiano la forza di ricominciare”. È l’appello del Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico, ha sottolineato che “un messaggio di fraternità è giunto dall’incontro ecclesiale nella cattedrale siro-cattolica di Baghdad, dove nel 2010 furono uccise quarantotto persone, tra cui due sacerdoti, durante la celebrazione della Messa”. “La Chiesa in Iraq è una Chiesa martire e in quel tempio, che porta inscritto nella pietra il ricordo di quei martiri, è risuonata la gioia dell’incontro”, ha proseguito Francesco: “il mio stupore di essere in mezzo a loro si fondeva con la loro gioia di avere il Papa con sé”. “Un messaggio di fraternità abbiamo lanciato da Mosul e da Qaraqosh, sul fiume Tigri, presso le rovine dell’antica Ninive”, ha ricordato Francesco: “L’occupazione dell’Isis ha causato la fuga di migliaia e migliaia di abitanti, tra cui molti cristiani di diverse confessioni e altre minoranze perseguitate, specialmente gli yazidi. È stata rovinata l’antica identità di queste città”. “Adesso si sta cercando faticosamente di ricostruire”, l’omaggio del Papa: “I musulmani invitano i cristiani a ritornare, e insieme restaurano chiese e moschee. Fratellanza è lì”.

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