Coronavirus Covid-19: Ouma (Africa Cdc), “sui vaccini conta la solidarietà globale”

“Non sprecare mai una crisi”: è stato questo l’appello di Ahmed Ogwell Ouma, vicedirettore dell’Africa Cdc, durante la seconda giornata dell’Ahaic2021 (Africa health agenda international conference), la più grande conferenza virtuale sulla salute africana in corso in questi giorni, su iniziativa di Amref Health Africa, Africa Cdc, Ifpma, Roche e Takeda. Amhed Ogwell Ouma ha concluso il suo intervento sui vaccini anti Covid-19 sottolineando “l’importanza di una solidarietà globale in ambito sanitario, oggi più importante che mai”. L’accessibilità ai vaccini in Africa rimane infatti limitata. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha definito questa disparità un “catastrofico fallimento morale”. Joachim Osur, docente associato presso l’Università internazionale di Amref Health Africa, ha invitato ad “integrare il cambiamento climatico in qualunque scelta prendiamo”. Nel corso del panel sui vaccini si è parlato dell’iniziativa globale Covax, per garantire a tutti i Paesi un accesso rapido ed equo ai vaccini Covid-19. Covax deve distribuire circa 2 miliardi di dosi di vaccini a livello globale entro la fine dell’anno, e circa 600 milioni di dosi ai Paesi africani. Questi dati rispettano la logica generale di Covax: “nessun Paese dovrebbe vaccinare più del 20% della sua popolazione fino a quando tutti i Paesi non avranno vaccinato il 20% della propria popolazione, in conformità con i principi di uguaglianza globale”. Inoltre, la task force per l’acquisizione di vaccini dell’Unione africana ha assicurato 270 milioni di ulteriori vaccini Covid-19 al continente. Nel corso della conferenza è stata però sottolineata la necessità “di una maggiore collaborazione e di un aumento delle innovazioni per colmare il divario di accesso tra l’Africa e il resto del mondo”. Secondo Richard Mihigo, esperto di sanità pubblica, nonostante l’Africa abbia svolto in passato un ruolo fondamentale nella ricerca e nello sviluppo di vaccini – nel caso della meningite, dell’influenza di tipo B, della malaria, ecc. – produce ad oggi meno dell’1% dei vaccini di cui avrebbe realmente bisogno: “In Africa – ha spiegato Mihigo –, dove la popolazione è costituita da 1,3 miliardi di persone, i produttori di farmaci sono 375 – piccole produzioni – e generano un valore di mercato che equivale a 14 miliardi di dollari. In Cina, invece, dove la popolazione è costituita da 1,4 miliardi di abitanti, esistono 5.000 produttori di farmaci – medio-grandi e ben attrezzati – il cui valore di mercato è di 120 miliardi di dollari”.

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