Natale: mons. Schillaci (Lamezia Terme), “liberiamoci dai pregiudizi che impediscono un ascolto vero degli altri, che creano barriere”

“Anche questo Natale sarà segnato dalla pandemia eppure per noi cristiani il Natale è Luce, è Gesù, il Salvatore, Colui che viene a salvarci prendendo su di sé la nostra condizione. Il Verbo entra nelle trame della nostra storia, assume le nostre fragilità”. Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci, che ieri ha incontrato i rappresentanti delle aggregazioni laicali della diocesi lametina, i docenti di religione, le autorità civili e militari per gli auguri natalizi alla città e alla diocesi. “Contemplare il mistero di Dio che si fa uomo significa imparare ad assumere su di noi, a farci carico”, ha detto il presule. Infatti, “non riusciremo mai a salvare la realtà, la nostra comunità, se non ci facciamo carico, se non ci assumiamo tutti insieme delle responsabilità. Niente si salva se non si assume”. Per mons. Schillaci, “il mistero dell’Incarnazione ci spinge ad entrare in questa logica, quella del Figlio di Dio che si è fatto carico di ciascuno di noi”. “Lasciamo coinvolgere nell’amore di Dio – ha proseguito – , per essere attrattivi, per dare dignità alle persone che sono le risorse vere del nostro territorio”. Evidenziando il cammino sinodale in corso, mons. Schillaci ha sottolineato: “Vogliamo vivere i prossimi anni con l’atteggiamento di chi si mette in ascolto, come la Vergine Maria. È questo il monito che la Chiesa ci rivolge per i prossimi due anni del cammino sinodale”. Da qui l’invito: “Liberiamoci dai pregiudizi che impediscono un ascolto vero degli altri, che creano barriere. Mettiamoci in ascolto della Parola, della Parola di Dio, per ascoltare le parole, per metterci in ascolto di tutti. Siamo chiamati ad ascoltare la nostra gente, il nostro territorio, ascoltiamo il grido di chi soffre, il grido della nostra terra”. “Se saremo capaci di ascoltare – ha aggiunto – cadranno gli steccati ideologici e si aprirà un cammino che tutti siamo chiamati a intraprendere, aiutandoci reciprocamente”. Dal vescovo di Lamezia, un pensiero e un augurio particolare per i giovani: “Impariamo ad ascoltare i nostri giovani, i nostri ragazzi: oggi c’è bisogno di ascoltarli, di camminare insieme a loro perché presto saranno loro a prendere le redini della nostra comunità”.

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