Politica internazionale: Mattarella, “senza un multilateralismo interconnesso non riusciremo a risolvere pacificamente le crisi”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Senza un multilateralismo interconnesso, sensibile alle istanze dei Paesi in via di sviluppo e di tutti gli attori sociali, non riusciremo a risolvere pacificamente le crisi, non avranno esito gli sforzi per difendere efficacemente i diritti umani, né quelli diretti a generare opportunità di sviluppo così necessarie a tutte le latitudini. Non riusciremo a lasciare in eredità alle prossime generazioni un pianeta abitabile. La gestione condivisa e pacifica dei beni pubblici globali, che appartengono all’intera umanità, non potrà essere garantita”. Lo ha affermato questa sera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso pronunciato in occasione della cerimonia di presentazione degli auguri di Natale e Capodanno da parte del Corpo diplomatico.
“Le crisi in atto – ha ricordato il Capo dello Stato – hanno generato lo scorso anno, secondo le Agenzie delle Nazioni Unite, un incremento del fenomeno migratorio, che ha raggiunto un livello che supera i 280 milioni di essere umani, mentre i profughi, nello stesso periodo, hanno superato gli 82 milioni di persone”. “È evidente – ha ammonito – che non possiamo chiudere gli occhi, ripiegarci su noi stessi, ma dobbiamo avere il coraggio di raccogliere le sfide, elaborando congiuntamente soluzioni all’altezza degli impegni liberamente assunti a livello internazionale”. Un primo ambito è quello dei vaccini: “L’Italia sostiene un approccio solidale e cooperativo nella lotta al virus”, ha ricordato, citando anche “il rinnovato impegno dell’Unione europea, nell’ambito del progetto Covax, volto a conseguire nel 2022 l’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione mondiale”. “Dobbiamo impegnarci a fondo per rispettare gli impegni presi al Vertice del G20 – che l’Italia ha avuto l’onore di presiedere – e accompagnare con determinazione gli sforzi per accrescere i tassi di immunizzazione, particolarmente nel Continente africano”.
Un secondo ambito è quello del cambiamento climatico: “L’accordo raggiunto alla recente Conferenza di Glasgow – ha osservato – ci fa sperare di poter contenere l’aumento della temperatura entro due gradi o, con uno sforzo ulteriore, entro un grado e mezzo. Mantenere credibile questo scenario è di vitale importanza. Dietro modeste variazioni si celano implicazioni e conseguenze reali per tutti, e in particolare per i più vulnerabili”. “Il cambiamento climatico va affrontato con politiche ambientali eque e sostenibili”, ha aggiunto Mattarella, convinto che “il necessario processo di transizione energetica può rappresentare un vero e proprio acceleratore per una rafforzata cooperazione tecnologica internazionale che tenga conto degli interessi di tutti e non lasci indietro nessuno”.

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