Fede: mons. Galantino (Apsa), “il Papa vuole aiutarci a mettere il seme del Vangelo in tutte le realtà che oggi si presentano”

“Se il Papa oggi affronta il tema della omosessualità o della eutanasia lo fa perché al Papa viene chiesto oggi di fare quello che era chiesto ai Papi in passato. Oggi però abbiamo strumenti diversi”. Lo ha detto mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della sede apostolica (Apsa), durante la presentazione del volume dal titolo “L’incerta fede. Un’indagine quali-quantitativa in Italia” a cura di Roberto Cipriani, in risposta alle posizioni poco prima esposte da Corrado Augias. “Sulla omosessualità si cita in maniera stantia quel ‘chi sono io per giudicare?’, quasi a dire che se ne voglia lavare le mani mentre è un modo forte per dire: ‘Chi sono io per dire che non esiste alternativa per te'”. “Diverso – ha continuato – è il giudizio su altre questioni. L’alternativa non è fra tradizionalisti e progressisti. Il Papa non può schierarsi. Oggi ci dobbiamo chiedere se è Vangelo o non Vangelo. Quando il Papa si interroga sul tema dell’immigrazione, le sue risposte non sono di natura sociologica ma evangelica. Il Papa ci ricorda una banalità: ‘Ero forestiero e mi avete accolto’. Qualche buontempone nella Chiesa dice che il Papa non parla di tutte le dimensioni della vita. Ma se mi batto contro l’aborto e per la sacralità della vita questo mio atteggiamento pro vita io devo impararlo a coltivarlo di fronte a tutti i momenti di vita. Non si può essere fortemente impegnati contro l’aborto e poi lasciar morire i migranti nel Mediterraneo. Se non si fa questo siamo schizofrenici e poco credibili. Chi vuole inquadrare il Papa nelle correnti sbaglia prospettiva. Il Papa vuole aiutarci a mettere il seme del Vangelo in tutte le realtà che oggi si presentano”. Sull’influenza dei social ha evidenziato: “Attenzione a non considerare negativo quello che sta accadendo. Teniamo presente che non esiste solo la Chiesa cattolica in Italia. Ci sono esperienze religiose vissute con atteggiamenti di grande fervore”. “Sembra di moda consentire tutto ciò che getta fango sulla Chiesa dimenticando tutto quello che c’è di straordinariamente positivo nella Chiesa”, ha concluso.

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