Fede: Affinati (scrittore), “ci sarebbe bisogno di adulti credibili in grado di incarnare i valori nella loro vita”

“Dobbiamo metterci in gioco esponendoci. L’istituzione è necessaria. Ti legittima e ti rende autentico ma se poi non fai un passo in avanti la tua azione educatrice diventa incompiuta e le tue parole rischiano di essere sterili”. Lo ha detto lo scrittore e docente Eraldo Affinati, durante la presentazione del volume dal titolo “L’incerta fede. Un’indagine quali-quantitativa in Italia” in corso a Roma. Lo scrittore ha parlato della sua esperienza di insegnamento nella scuola “Penny Wirton” dedicata ai ragazzi stranieri. “Oggi – racconta – siamo di fronte a un mondo nuovo. Papa Francesco è consapevole di rinnovare il linguaggio. Da insegnante osservo che molti ragazzi non si avvalgono della lezione di religione ma quando li affronti mostrano una esigenza di spiritualità fortissima. C’è una interruzione di comunicazione fra la Chiesa e i giovani. Ci sarebbe bisogno di adulti credibili in grado di incarnare i valori nella loro vita”. “I ragazzi che seguo nella scuola rivolta agli immigrati invece mi chiedono di pregare. Sono quasi tutti musulmani. Formiamo anche i ragazzi italiani come docenti di lingua italiana che vedono le preghiere musulmane e credono di avere di fronte un altro mondo. Credo che faccia bene a questi italiani questo rigore e potenza spirituale”, ha concluso.

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