Fede: Augias (scrittore), “il declino della vita spirituale è un dato evidente”

“L’inchiesta tocca un ganglio della nostra vita collettiva e ve lo dice un uomo serenamente ateo”. Così Corrado Augias, scrittore e giornalista, in collegamento, durante la presentazione del volume dal titolo “L’incerta fede. Un’indagine quali-quantitativa in Italia” oggi a Roma. “Il declino della vita spirituale è un dato evidente e dobbiamo chiederci il perché accade e quali siano le conseguenze. Il perché è chiaro: la cultura digitale e i cambiamenti che definisco antropologici hanno dato un colpo definitivo. La religiosità appartiene a gruppi ristretti. Nelle scuole faccio la domanda: lei è cattolico? Nove volte su dieci rispondono in maniera pasticciata. La mia impressione è che non abbiano mai riflettuto, il che è peggio di una risposta decisa. Quali conseguenze può avere? Credo che questo sia fortemente negativo perché la religiosità cattolica, a parte gli eccessi del passato, è stata un elemento positivo, uno dei tendini che hanno tenuto insieme gli italiani assieme ai partiti e alle grandi ideologie. La rete delle parrocchie è stata un elemento unificante. Quella funzione è venuta meno. Molti giovani appaiono sbandati, non sanno che cosa sia una teologia”. Dunque, “è un danno enorme che suscita la domanda finale: l’opera di Papa Francesco aiuta a lenire la situazione o no?”. “Lo ammiro e lo compiango – ha affermato Augias – perché il suo compito è di una difficoltà immensa”. “Ci sono poche speranze di cambiare la situazione. La rivoluzione della rete è irreversibile e in continuo aumento”.

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