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Svezia: il Governo promuove un istituto indipendente per i diritti umani. Lindhagen (ministro), “sempre più in discussione l’uguaglianza di tutte le persone”

Il governo svedese ha incaricato un consiglio legale di lavorare alla definizione di un istituto per i diritti umani che avrà il compito di “monitorare, indagare e riferire su come i diritti umani vengono rispettati e realizzati in Svezia”, oltre che di “presentare proposte sulle misure necessarie per garantire i diritti umani” spiega una nota del governo. Sarà un organismo indipendente che non avrà però il compito di raccogliere denunce individuali per violazioni dei diritti umani. “L’impegno internazionale per i diritti umani deve essere preso molto sul serio”, ha spiegato il ministro per le Pari opportunità, Åsa Lindhagen (nella foto), preoccupata per la tendenza crescente a livello globale, a “mettere sempre più in discussione l’uguaglianza di tutte le persone”. Servono quindi “strutture che promuovano e proteggano i diritti umani”. Questa istituzione nascerà seguendo i “principi di Parigi” documento del 1991 che indica i criteri che dovrebbero definire queste istituzioni, sia rispetto alla sua indipendenza, i compiti e la gestione, nonché l’organizzazione e i metodi di lavoro. L’obiettivo del governo è che l’istituto per i diritti umani inizi le sue attività il 1° gennaio 2022.

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