Asilo: impatto-pandemia, nell’Ue calo domande del 33%. Ma non diminuiscono gli arrivi in Italia. Nel Mediterraneo 1.754 morti

Nel rapporto della Commissione su migrazione e asilo, diffuso oggi, si legge che “è stata inoltre osservata una diminuzione del 10% del numero di attraversamenti irregolari delle frontiere verso l’Ue (114.300 nel periodo gennaio-novembre 2020) rispetto allo stesso periodo del 2019, il livello più basso degli ultimi 6 anni”. Sebbene vi sia stata “una significativa diminuzione degli arrivi irregolari nei Paesi di primo ingresso lungo il Mediterraneo orientale (-74%, 19.300), la diminuzione è stata principalmente dovuta ai bassi arrivi dalla Turchia alla Grecia, dove è probabile che la situazione cambi a seconda di diversi fattori compresi gli sviluppi politici ed economici in Turchia”. “Nonostante le riduzioni complessive, gli arrivi irregolari attraverso il Mediterraneo centrale (verso Italia e Malta) sono aumentati (+154%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel 2020 sono stati oltre 34.100 tali arrivi, rispetto a quasi 11.500 nel 2019, con la maggioranza di persone in arrivo a Lampedusa. Ad eccezione del mese di marzo, gli arrivi hanno costantemente superato i livelli del 2019”. La Commissione segnala: “L’attraversamento del Mar Mediterraneo rimane pericoloso. Nonostante la diminuzione delle partenze nel 2020, 1.754 persone sono state dichiarate morte o disperse rispetto alle 2.095 persone nel 2019”.

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