Papa Francesco: “nessuno è estraneo, nessuno può sentirsi estraneo”

“Nessuno è estraneo, nessuno può sentirsi estraneo o lontano rispetto a questo amore di compassione”. Lo scrive il Papa, nel messaggio per la prossima Giornata missionaria mondiale, che si celebra domenica 24 ottobre sul tema: “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20). “La storia dell’evangelizzazione comincia con una ricerca appassionata del Signore che chiama e vuole stabilire con ogni persona, lì dove si trova, un dialogo di amicizia”, esordisce Francesco, ricordando che “gli apostoli sono i primi a riferirci questo, ricordando perfino il giorno e l’ora in cui lo incontrarono: ‘Erano circa le quattro del pomeriggio’”. “L’amicizia con il Signore, vederlo curare i malati, mangiare con i peccatori, nutrire gli affamati, avvicinarsi agli esclusi, toccare gli impuri, identificarsi con i bisognosi, invitare alle beatitudini, insegnare in maniera nuova e piena di autorità, lascia un’impronta indelebile, capace di suscitare stupore e una gioia espansiva e gratuita che non si può contenere”, assicura il Papa, secondo il quale “tempi nuovi suscitano una fede in grado di dare impulso a iniziative e plasmare comunità, a partire da uomini e donne che imparano a farsi carico della fragilità propria e degli altri, promuovendo la fraternità e l’amicizia sociale”, come esorta a fare la Fratelli tutti.

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