Papa Francesco: missione non è “ragionamento o calcolo”

“Il fervore missionario non si può mai ottenere in conseguenza di un ragionamento o un calcolo”. E’ il monito del Papa, nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, in programma il 24 ottobre. “Il mettersi ‘in stato di missione’ è un riflesso della gratitudine”, spiega Francesco, che cita i “tempi non facili” dei primi cristiani, i quali “incominciarono la loro vita di fede in un ambiente ostile e arduo”. “Storie di emarginazione e di prigionia si intrecciavano con resistenze interne ed esterne, che sembravano contraddire e perfino negare ciò che avevano visto e ascoltato”, sottolinea il Papa: “Ma questo, anziché essere una difficoltà o un ostacolo che li avrebbe potuti portare a ripiegarsi o chiudersi in sé stessi, li spinse a trasformare ogni inconveniente, contrarietà e difficoltà in opportunità per la missione. I limiti e gli impedimenti diventarono anch’essi luogo privilegiato per ungere tutto e tutti con lo Spirito del Signore. Niente e nessuno poteva rimanere estraneo all’annuncio liberatore”. Tutto ciò è testimoniato negli Atti degli apostoli, ”libro che i discepoli missionari tengono sempre a portata di mano”: “È il libro che narra come il profumo del Vangelo si diffuse al suo passaggio suscitando la gioia che solo lo Spirito ci può donare. Il libro degli Atti degli Apostoli ci insegna a vivere le prove stringendoci a Cristo, per maturare la convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti”.

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