Arresto Alexey Navalny: Borrell (Ue), “politicizzazione del sistema giudiziario è inaccettabile, rispettare i diritti del dissidente”

Altre voci europee si sono levate oggi per condannare l’arresto del dissidente russo Aleksey Navalny: dopo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, anche l’Alto rappresentate Josep Borrell ha chiesto che Navalny “sia immediatamente rilasciato” e con lui i giornalisti e i cittadini “che sono stati imprigionati per aver riferito o sostenuto il suo rientro”. “La politicizzazione del sistema giudiziario è inaccettabile e i diritti di Navalny devono essere rispettati”, scrive Borrell, secondo cui “questa detenzione è una conferma di un persistente e negativo atteggiamento di contrazione di spazio per l’opposizione, la società civile e le voci indipendenti nella Federazione russa”. Borrell chiede anche che “si indaghi urgentemente e in piena trasparenza” sul tentato omicidio con l’agente nervino e invia un messaggio chiaro: l’Ue terrà conto di tutto questo “nel definire la sua politica nei confronti della Russia”.
Le stesse richieste sono state avanzate dai membri del Consiglio d’Europa incaricati di seguire la vicenda Navalny, che hanno condannato l’arresto del dissidente: egli avrebbe anche dovuto partecipare domani a un incontro virtuale con il comitato per gli affari legali e i diritti umani dell’Assemblea parlamentare. Per altro, si legge nella dichiarazione, “Navalny è accusato di aver violato i termini di una sentenza sospesa” per in caso su cui la Corte europea dei diritti dell’uomo “aveva stabilito che i tribunali russi avessero di fatto fabbricato il crimine per cui Navalny era stato condannato. Questa sentenza non avrebbe mai dovuto essere applicata e quindi Navalny non avrebbe dovuto essere arrestato”.

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