Terra Santa: mons. Pizzaballa (Gerusalemme), uno “Statuto” per il Patriarcato latino

Uno strumento agile e unitario per regolare la “vita interna” del Patriarcato latino di Gerusalemme, armonizzando le regole di funzionamento delle varie istituzioni patriarcali al diritto canonico e alle disposizioni recenti della Santa Sede. Con questo scopo è stato pensato e realizzato il primo “Statuto del Patriarcato latino di Gerusalemme”, frutto dell’opera di riorganizzazione delle istituzioni patriarcali condotta dall’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato dal 2016. Secondo quanto riferisce Fides, che riprende il sito abouna.org, lo Statuto è diviso in tre sezioni e contiene disposizioni chiare e distinte riguardanti la dimensione spirituale, pastorale e quella economica della vita del Patriarcato. Il nuovo strumento punta anche a riordinare in maniera organica disposizioni poste in essere dai diversi patriarchi nel corso del tempo, adeguandole all’attuale quadro giuridico e canonico che regola il funzionamento delle istituzioni ecclesiastiche cattoliche. Dopo un’introduzione sull’identità e la missione del Patriarcato lo Statuto definisce doveri e compiti del patriarca, dei vescovi e dei sacerdoti, dei collaboratori, dei consigli consultivi e dei tribunali ecclesiastici. Sottosezioni specifiche sono anche dedicate al funzionamento di istituzioni collegate al Patriarcato, come il Seminario patriarcale di Beit Jala e le scuole patriarcali. Particolare cura viene posta nel dare indicazioni in merito alla trasparenza e alla sostenibilità economico-finanziaria di tutte le singole realtà e attività poste sotto il controllo del Patriarcato, come parrocchie, scuole, università, presidi assistenziali. Già nel giugno 2018, mons. Pizzaballa aveva istituito un Consiglio economico come organismo consultivo incaricato di coadiuvare il Patriarcato nella gestione delle questioni finanziarie, economiche e amministrative. Negli ultimi anni, il Patriarcato latino di Gerusalemme ha dovuto farsi carico dei problemi amministrativi e finanziari che avevano segnato la costruzione e l’avvio dell’Università americana di Madaba (American University of Madaba, Aum), l’Ateneo legato al Patriarcato e inaugurato il 30 maggio 2013 alla presenza di re Abdallah II di Giordania. Nella lettera rivolta a tutti i membri del Patriarcato latino all’inizio della quaresima del 2017, mons. Pizzaballa aveva scritto tra l’altro che nel recente passato “sono stati fatti degli errori che hanno ferito la vita del Patriarcato, finanziariamente ed amministrativamente, soprattutto riguardanti l’Università di Madaba. Abbiamo sbagliato in alcuni ambiti importanti, forse non concentrandoci abbastanza sulla nostra primaria missione: predicare il Vangelo e dedicarci alle attività pastorali”.

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